2010 – Il ritorno del gruppo musicale viene annunciato in concomitanza con l’avvio della sessantesima edizione del Festival della Canzone Italiana, edizione nata sotto il segno di quella che è stata considerata una grande ‘novità’: l’introduzione dei brani in dialetto.
Eppure sono stati i Tazenda che con il dialetto sardo hanno dato inizio ad un nuovo filone di musica etnico – regionale introducendo nelle vesti di padrini le Paideja al Festival di Sanremo. Infatti, con i brani ‘L’anima’ ‘Propiziu ventu’ il gruppo ha preso parte rispettivamente a Sanremo Giovani 1993 e Sanremo 1994.
La ‘novità’ del dialetto alla nota kermesse ha riproposto al grande pubblico il nome del gruppo, come attestano le numerose agenzie e gli articoli divulgati nelle ultime settimane.
Le Paideja hanno accolto l’appello e, dopo alcuni anni di percorsi artistici condotti in maniera individuale da ciascuna delle tre componenti del gruppo (Valeria Nicoletta, Tina Nicoletta e Giuliana De Donno), hanno deciso di riunirsi per avviare un progetto altamente innovativo e di grande spessore culturale, in collaborazione con il regista Giovanni Brusatori: “Donne di Calabria”.
A spiegare il significato del nuovo lavoro è la leader del gruppo, la crotonese Valeria Nicoletta: “Donne di Calabria rappresenta una vera novità nel mondo della musica – sono le parole della cantautrice e compositrice crotonese – perché per la prima volta viene coinvolto direttamente il pubblico facendolo interagire e partecipare alle composizioni. Donne di Calabria è, infatti, un percorso artistico sulla donna calabrese tra prosa e musiche, finalizzato a dare voce alle tante donne che da sempre sono passate in silenzio nella storia con i loro sorrisi, i loro dolori, i loro sacrifici, il loro lavoro.
Nella memoria di molti di noi – continua Valeria – c’è una donna che ci colpisce per un motivo particolare, una donna che merita di essere raccontata. Quindi chiediamo a tutti di segnalarci donne che con il loro operato artistico o umanitario meritano di essere conosciute. A volte anche la storia più semplice è la più importante. I racconti pervenuti saranno valutati e potrebbero essere inseriti nello spettacolo teatrale, o ancora rielaborati sotto forma di canzoni”.
“Infine, – conclude Valeria – all’orizzonte si profilano altre novità, è molto probabile che la prima performance ufficiale del gruppo ormai riunito avverrà dove tutto è iniziato, ossia a Sanremo. Ma preferiamo non svelare per adesso questo segreto e affidarci al vento propizio.